Un interrogatorio fiume quello a cui è stata sottoposta ieri il sindaco di Roma Virginia Raggi. A rendere pepato il confronto lesibizione da parte dei magistrati di due polizze vita ((una da 30mila euro stipulata a gennaio 2016 e senza scadenza, mentre l’altra di 3mila euro era in scadenza nel 2019), che Salvatore Romeo ha stipulato indicando lei come beneficiaria in caso di morte. Una rivelazione davanti alla quale la Raggi è “caduta letteralmente dalle nuvole”. Cè però da aggiungere che tale questione per i magistrati non appare rilevante ai fini dell’indagine e non si può ritenerle strumenti destinati ad opere di corruzione. Tanto è vero che allo stato non è in programma un interrogatorio di Salvatore Romeo. Ad ogni modo, è di 130mila euro la somma investita da Salvatore Romeo per stipulare le polizze, due delle quali destinate alla Raggi. Altri contratti, stipulati con Intesa San Paolo, hanno per beneficiari esponenti del M5S e impiegati del Comune di Roma. Per giustificare la destinazione, secondo quanto si è appreso, Romeo avrebbe fatto ricorso a causali di fantasia. Per quanto riguarda in particolare le polizze destinate alla sindaca, la causale rientrerebbe nella sfera personale.A dimostrazione di questo, c’è una polizza stipulata in favore di una donna indicata come figlia, ma che come età ha nove anni meno di Romeo. Gli accertamenti hanno riguardato i flussi finanziari di Romeo a partire dal 2000 e senza alcun dubbio è emerso che erano somme di sua proprietà.“Leggo tante inesattezze in queste ore che necessitano una precisazione, se non altro perché stanno tirando in ballo la sindaca di Roma, Virginia Raggi, e il MoVimento 5 Stelle con mio sommo dispiacere”, ha tenuto sibito a precisare tramite Fb in merito Salvatore Romeo.”Ho stipulato diverse polizze vita – scrive suo profilo -perché offrivano un rendimento certo. Inoltre queste polizze mi offrono, come a tutti gli investitori, la possibilità di incassare il capitale con un riscatto totale o parziale in caso ne abbia bisogno. Questi prodotti finanziari prevedono l’indicazione di un beneficiario terzo in caso di morte del contraente. Quindi, solo in caso di mia morte, eventualità su cui certamente non ho scommesso, il capitale andrebbe alleventuale beneficiario. Non avendo moglie né figli – prosegue – ho indicato fra i beneficiari, sempre e solo in caso di mia morte, le persone che più stimo. E fra queste cè anche Virginia Raggi, lattuale sindaco di Roma, indicata come beneficiario – in caso di mia morte – di una polizza da 30mila euro il 26 gennaio 2016, quindi aggiunge Romeo – prima che fosse anche solo candidata sindaco della Capitale, per una grande stima e amicizia nei suoi confronti, così come ho fatto con le altre persone negli altri prodotti finanziari su cui ho investito. Quindi, prima che su questa storia si costruiscano castelli in aria, voglio dire chemi dispiace innanzitutto aver arrecato danno alla Sindaca e a tutto il MoVimento 5 stelle. Sottolineo che la sindaca così come tutti gli altri beneficiari non erano a conoscenza del mio operato fino a ieri. Voglio chiarire – conclude Romeo – chenon c’è stata e non c’è alcuna relazione fra me e Virginia Raggi. Di conseguenza, procederò legalmente contro chiunque riporti i fatti in maniera distorta o diversa da quanto sto dichiarando”. Virginia Raggi, raggiunta oggi al suo ingresso in Campidoglio, ha spiegato ai giornalisti la situazione: “Non ero a conoscenza di questa polizza, mi hanno detto che è uno strumento, stiamo cercando di capire, che può essere utilizzato per fare investimenti. Io non ne ero assolutamente a conoscenza”. Più tardi, nel pomeriggio aggiungerà in un post: “Non ho ricevuto un solo euro -e sto valutando con i miei Avvocati di querelare chiunque in queste ore – anche sui giornali – inventi o ipotizzi che io possa aver ricevuto un vantaggio da questa operazione, a me totalmente ignota sino a ieri pomeriggio”. Infine, rispetto al Movimento 5 Stelle, la Raggi ha risposto: “Se ho la fiducia del M5S? Direi di sì. Ho sentito Grillo, mi ha detto che farà polizze per tutti. La sfiducia? Non è un’ipotesi reale”.
M.